lunedì 5 gennaio 2009

CLASSIFICAZIONE APPARECCHI ELETTROMEDICALI

Gli apparecchi possono essere classificati in vari modi a seconda delle loro caratteristiche di costruzione e funzionamento; quando osserviamo l'etichetta che identifica un'apparecchiatura elettromedicale dovremmo trovare innanzitutto un numero di matricola (serial number), posto dal costruttore prima di vendere ed installare la macchina utile per un'identificazione della stessa nel futuro.
In alcuni casi compare un codice articolo che rappresenta singolo prodotto.
Troviamo poi le caratteristiche della tensione di alimentazione ( generalmente in italia 220V) , di potenza, poi viene segnalata la presenza e la portata dei fusibili di protezione.
Obbligatoriamente deve essere presente il marchio CE con in basso un numerino di quattro cifre che specifica la certificazione eseguita sull'apparecchiatura.
Gli elettromedicali hanno poi una classificazione particolare che riguarda la classe ed il tipo:

CLASSE I -- Indica che l'apparecchio possiede una messa a terra o un nodo equipotenziale ( di solito un cilindretto con adesivo giallo-verde sul retro della macchina)

CLASSE II -- Apparecchio con sistema di doppio isolamento (solitamente dove l'involucro è in plastica o similare)

CLASSE IP -- Distingue le apparecchiature che hanno una propria alimentazione interna ( batterie)

Associato alla classe viene stabilito il tipo:

TIPO B -- Parti applicate non in contatto diretto col utente
TIPO BF -- Parti applicate a diretto contatto con l'utente
TIPO CF -- Parti applicate a contatto con zone particolari (vicinanza del cuore)

Su apparecchi un pò vecchi o particolarmente usurati questo tipo di identificazione spesso non è leggibile o non è più presente.

1 commento:

  1. che tu sappia per le apparecchiature che hanno una propria alimentazione interna ( batterie) che tipo di verifiche periodiche di sicurezza elettrica occorre fare? grazie

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