lunedì 5 gennaio 2009

LASER


Questa sigla indica un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente e, generalmente, monocromatica,
concentrata in un raggio rettilineo estremamente collimato Inoltre la luminosità (brillanza) delle sorgenti laser
è elevatissima a paragone di quella delle sorgenti luminose tradizionali. Queste tre proprietà (coerenza,
monocromaticità e alta brillanza) sono alla base del vasto ventaglio di applicazioni che i dispositivi laser hanno
avuto e continuano ad avere nei campi più disparati.

Le apparecchiature laser che mi trovo difronte sono prevalentemente di due tipi: da banco a puntale e a scansione.
La differenza sta nella concentrazione del raggio emesso che nel secondo caso può permettere di trattare una parte
più ampia del corpo.
I laser si distinguono anche per la potenza che possono emettere (alta o bassa).
Anche per questi apparecchi di recente fabbricazione esistono programmi preimpostati in base alla tipologia di
trattamento da eseguire.
Sia per gli operatori che per i pazienti è obbligatorio l'utilizzo di speciali occhiali di protezione.
I laser necessitano periodicamente oltre che della verifica di sicurezza elettrica ( utile a tutte le apparecchiature
elettromedicali) di una prova particolare per il controllo dell'emissione ( potenza erogata e direzione raggio).

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